La Fondazione Baruchello invita, il 14 marzo 2024 alle 18.30, alla conversazione sul film Echo (2014) di Fiamma Montezemolo, tra Carla Subrizi, Andrea Viliani, Maria Alicata e la stessa artista. La proiezione del film e la conversazione a seguire fanno parte del primo appuntamento organizzato in occasione della mostra di Fiamma Montezemolo dal titolo “TRA”, aperta fino al 19 aprile 2024.
Il film Echo è ambientato al confine tra Messico e Stati Uniti ed è una ricerca etnografica sul dopo vita e sugli "echi" di nove opere d'arte che hanno fatto parte dell'evento d'arte pubblica inSite. L’opera mette in luce le procedure di intrusione in un luogo come il confine tra i due Stati concentrandosi sul tema ormai canonizzato del lavoro sul campo. Se l'intrusione è una dimensione ontologica dell'intervento, al tempo stesso antropologica, curatoriale e artistica, rivisitando questi interventi curatoriali e artistici dopo quasi due decenni, l’“eco” emerge sia come concetto sia come pratica che riflette sulle risonanze a distanza e i futuri delle opere d'arte al di là delle rovine e dei resti previsti. Ogni artista, ogni opera e l’eco di ognuna di esse - dopo che gli artisti, ad esempio, le hanno terminate o si sono concentrati su un altro lavoro - sollevano domande diverse - sull'arte sociale, sulla sua etica, sui metodi, sulle persone coinvolte nei progetti, sulla città stessa e sul suo ciclo urbano, sul futuro della scultura pubblica. La conclusione del lavoro è tuttavia in realtà una “inconclusione” e arriva a riflettere su due aspetti: da una parte “Narciso” (tutti coloro che lavorano, intervengono, realizzano) e dall’altra “Eco” (il contesto, gli oggetti, gli effetti, le risonanze ecc.). Echo è dunque una riflessione su un medesimo scenario interconnesso sull’opera, l’intervento nello spazio pubblico, i suoi effetti, i suoi echi a distanza.